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Carmine Pelosi – Il fantasmagorico Adam Cat

1.Ci presenti il suo libro.

Capita mai di vivere ciò che si sogna nella Vita? Probabilmente il cuore percorre scorciatoie che la mente evita di conoscere. Alcuni percorsi vanno calpestati solo per essere ricordati… Nel corso del Tempo si capiscono tante cose: si tagliano traguardi e si vincono trofei, ma allora perché si sente quella sensazione dentro che ti fa sentire vuoto? Questa storia appartiene a ogni sognatore, a chiunque abbia l’ambizione di sfidare lo stesso Destino per fare qualcosa di buono… È un viaggio nella Grande Mela e rappresenta ferocemente la grandezza del nuovo Sogno Americano… Un giovane pittore vivrà un viaggio inaspettato, o almeno così crederà all’inizio… Egli non ricorda nulla del suo passato, ma sente di far parte di un disegno di un’opera più grande… Il protagonista ha paura, ma sente che qualcosa cambierà presto nella sua Vita, conoscerà i suoi genitori finalmente e capirà cos’è l’amore… L’esistenza, a volte, però, così come apre porte, sbatte in faccia dure realtà, e la favola, che sembra essere perfetta, prenderà pieghe dolorose… Le grandi storie, però, finiscono esattamente così com’erano iniziate, in attesa di capire i grandi misteri e le verità nascoste di questo mondo e non solo…

2. Ci regali un breve stralcio dell’opera, una parte che per lei è particolarmente significativa.

Proprio davanti ai miei occhi, accadde una scena davvero umiliante per il genere umano… 

Un clochard venne colpito e buttato a terra da un coglione di Wall Street, che senza troppi rimorsi, sputandogli addosso, lo picchiò ripetutamente con la sua ventiquattrore: 

«Vecchio barbone puzzolente togliti dal cazzo, qui dobbiamo fare i soldi! Non ho Tempo di fare beneficenza ai fannulloni come te!»  

L’uomo ritornò in un angolo sofferente e malconcio… 

Sembrava invisibile agli occhi di tutti… 

Il bastardo avrebbe perso meno Tempo a dargli una monetina che nemmeno a creare tutto quel caos…

Tutti avevano visto cosa era accaduto, 

nessuno aveva detto nulla, avevano continuato a camminare per la loro strada, non io…

Comprai un paio di hot dog e una coca fredda da una carretta vicina, porgendogli il tutto:

«Tenga pure, questi sono per lei, come sta? Le fa male?»

Molto lentamente, il senzatetto con capelli e barba incolti e occhi scavati chiari, prese i panini, cominciando a dare dei morsi, poi fece cenno di sedermi accanto a lui:

«Nessuno è più gentile oggi, pensano solo a loro stessi, vogliono cambiare le cose, ma non cambia mai niente anche in questa grande metropoli… Sto bene, ormai ci ho fatto l’abitudine, è a questi piccoli ma grandi gesti invece, a non essere più abituato.»

«Si figuri, è il minimo che possa fare…»

«Hai un cuore grande ragazzo, sarà la tua più grande forza, ma allo stesso Tempo la tua più grande rovina.»

«Per così poco, so cosa vuol dire vivere di stenti ed essere invisibile…»

«Beh, non si direbbe per niente… Ma questo non vuol dire niente… Io ho combattuto per questo paese a Iwo Jima e prima ancora ad Okinawa, ho visto issare la bandiera sul monte Suribachi… Ho visto morire i miei amici, ho visto ragazzi della tua età urlare il nome delle loro madri o fidanzate nel loro ultimo istante di Vita. Ho visto fare cose orribili da uomini ad altri uomini. Il mondo non può essere fiero di alcune pagine di storia.»

«Wow, allora lei è un Eroe, non meriterebbe di stare qui…» 

«Invece ti dirò che è giusto così! Io non sono affatto un Eroe… Ho vissuto una Vita felice in fondo. Ho qualche rimpianto per mio figlio, avrei voluto vederlo crescere, ma sto cercando di rimediare.»

«Sarà di certo un ottimo padre, suo figlio capirà!»

Il vecchio sorrise tra i suoi denti color oro, poi guardando il mio storico orologio da polso, si fece più vicino e mi sussurrò all’orecchio: 

«Lo spero davvero… Sai… Ho regalato lo stesso orologio a mio figlio tanto Tempo fa…» 

Gli scese più di una lacrima, poi continuò: «Se ho combattuto quella guerra è stato per dare a tutti i ragazzi un sogno. Io non ho avuto Tempo di realizzare i miei, quindi qualsiasi sogno tu abbia ragazzo, per favore, non smettere di seguirlo! Abbiamo dato la Vita e il fiore dei nostri anni, non arrendetevi, esattamente come facemmo noi. Ci davano per sconfitti… A Pearl Harbor perdemmo una battaglia, ma poi vincemmo la guerra! Abbiamo vissuto un incubo per regalare un sogno. E non abbiamo rimpianti, lo rifaremo ancora…»

«Anche se è difficile, credo ancora nei miei sogni e forse, comincio a credere anche nell’amore…»

«L’amore è l’arma più potente al mondo, bisognerebbe amare sempre di più di come si fa nel corso della Vita…” 

I suoi occhi riflettevano il blu cobalto del cielo, mi afferrò la mano e stringendomela forte, mi guardò intensamente l’anima: “Guarda bene questa città… Sappi che le sue strade sono ricche di sogni e speranze… Proverà a corromperti, a comprarti con il suo fascino diabolico, proverà a cambiare la tua natura… Tu non permetterglielo e, ti assicuro che New York ti aiuterà a capire chi sei…”

Mi lasciai avvolgere da un abbraccio paterno e non riuscendo più a mantenere le lacrime, lasciai parlare il cuore: “Grazie per queste parole, ne avevo davvero bisogno…” 

Prima di andare e raggiungere Elizabeth all’appuntamento, presi lo zaino con i soldi che avevo trovato l’altra notte e decisi di darlo a quel senzatetto: 

«Tenga, questo è il mio gesto d’amore per lei…»

«Ma, ma…» mi volto e mi appresto a raggiungere l’auto. 

L’anziano era incredulo…

In ogni angolo di strada, il Tempo scorre leggero. 

Ciò che si porta nel cuore è più importante del contenuto delle tasche. 

I valori determinano una persona, non i suoi titoli.

La gente non si ferma mai ad osservare, tralascia tutto, non gliene importa.

E tutto scorre, il Tempo passa e nessuno agisce. 

 Alzai gli occhi al cielo e in un vento tenue che mi passava accanto, sentii queste parole: 

«Sono fiero di te ragazzo mio…»

3.C’è un aneddoto particolare che l’ha spinta a scrivere questo libro?

Questa domanda sembra fatta apposta, ma non mi sorprendo ormai di tutto ciò… Alle volte i sogni sono un’esigenza oltre che una scelta di Vita… Ad Aprile 2020 mi sono innamorato in pieno lockdown… Esatto: che cosa inaspettata vero, o forse no? Alcune emozioni si cercano per Tempo immane e, quando meno te lo aspetti, scopri che a due passi da casa tua si trova la donna della tua Vita… Con queste parole non voglio essere romantico o nostalgico, credo semplicemente che non bisogna aver paura di usare parole più grandi di noi se davvero le si sono sentite vere sulla pelle, che siano state carezze o graffi, baci o morsi… Promisi a questa ragazza che le avrei dedicato il mio romanzo più bello e che avrei preso ispirazione dalla nostra storia durata troppo poco, ma che senza dubbio,  ha rimasto il segno… La bellezza dell’intero libro forse, è merito suo anche se non lo sa… Se mai dovesse leggere tutto ciò spero solo che sia felice e che stia realizzando i suoi sogni che, per un po’, sono stati i nostri…

4. Cosa si aspetta dalla partecipazione a Casa Sanremo Writers 2023?

Nell’edizione 2022 fa ero una sorpresa a CasaSanremo Writers, quest’anno voglio essere una certezza. Da un anno a questa parte, sono cambiate tante cose, ci sono state persone che hanno creduto in me, rischiando tutto su un ragazzino alle prime armi, ma con la voglia di realizzare i suoi sogni, rendendoli realtà. Cosa sia stata ed è tutt’oggi Viridiana Myriam Salerno insieme all’intera redazione di Mediavox Magazine per il mio Futuro, davvero non riesco ad esprimerlo con parole che siano all’altezza. Sento il dovere di ripagare tutta la fiducia che hanno avuto in me con tutto me stesso e, lì dove si fermerà il corpo, lascerò trascendere la materia alla mia anima per dare voce a chiunque decida di mettersi in gioco. Dicono che oggi le emozioni siano sopravvalutate… Io credo che esse, invece, siano tutto ciò che abbiamo e, in fondo, definiscono chi siamo davvero… Quest’anno a Sanremo non parlerò di lieto fine, ma neanche di finali drammatici. Ho intenzione di portare un finale inaspettato, quello del Futuro, con la voce di ogni sognatore, del passato e del presente.