Vai al contenuto
Home » Casa Sanremo per il sociale: il messaggio dell’Unicef

Casa Sanremo per il sociale: il messaggio dell’Unicef

A Casa Sanremo, per il quarto anno consecutivo, si é tenuto il convegno organizzato dall’Unicef, l’Organizzazione Internazionale che, da oltre 70 anni, si occupa di tutti i bambini del mondo.

Introdotti da Cataldo Calabretta, l’Ambasciatore Unicef Michele Affidato, il Presidente di Musica contro le mafie, Gennaro De Rosa, il cantante Chris Obehi, hanno ricordato l’impegno dell’Organizzazione Internazionale che, in tutto il mondo, ogni giorno continua a lottare per proteggere ogni bambino.

Per il maestro orafo Michele Affidato, il Festival non è fatto solo di premi e musica, ma è un’occasione per stare vicino ai bambini che soffrono in ogni angolo del mondo. Anche quest’anno, infatti, ha promosso questo convegno davvero molto partecipato, che ha preso spunto dal Trentesimo anniversario dalla firma per dell’Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, tema che, tra l’altro, è stato al centro di un incontro avuto in Quirinale lo scorso 20 novembre con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al quale Affidato ha partecipato insieme ad una delegazione composta dal Presidente Nazionale Unicef Francesco Samengo, dal Direttore Generale Paolo Rozera e dall’altra Ambasciatrice, l’astronauta Samantha Cristoforetti.
In questi anni – ha dichiarato il presidente Samengo attraverso una lettera inviata ad Affidato – la Convenzione ha cambiato radicalmente il modo in cui i bambini e le bambine sono considerati ed ha ispirato in ogni parte del mondo importanti cambiamenti come la riduzione della mortalità infantile, la lotta alla povertà minorile, l’aumento delle iscrizioni scolastiche e le attenzioni alle questioni ambientali, solo per citarne alcune”.
L’ambasciatore Affidato, durante il suo intervento ha ribadito l’importanza della Convenzione, ma allo stesso tempo si è detto convinto della possibilità di poter fare molto di più, a livello globale, per tutti quei bambini la cui vita è condizionata da una situazione di povertà estrema, dai traumi della guerra, ma anche dalla mancanza di istruzione e in alcuni casi dall’assenza di diritti fondamentali capaci di proteggerli.
L’incontro, tenutosi a Casa Sanremo grazie all’ospitalità del Patron Vincenzo Russolillo, ha visto anche la toccante la testimonianza di Christopher Goddey, in arte Chris Obehi, giovane cantante e musicista nigeriano, arrivato a Lampedusa con uno dei tanti viaggi della speranza nel 2015. Chris, balzato agli onori della cronaca per un video al Palermo Festival in cui intona i versi della “Cantatrice del Sud” Rosa Balistreri, diventato virale sui social, è risultato tra i finalisti di Musica contro le Mafie con il brano “Non siamo Pesci”, mostrando ancora una volta il suo talento musicale e allo stesso tempo allontanando gli stereotipi legato al mondo dell’immigrazione. A ripercorrere la sua storia anche Gennaro de Rosa, presidente di “Musica contro le Mafie” che ha parlato di Chris come di un esempio positivo di integrazione.

[ngg src=”galleries” ids=”52″ display=”basic_thumbnail”][su_youtube url=”https://youtu.be/I0vEkm6ZeLM” height=”480″]