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Diego Bitetto – “Un viaggio straordinario”

Autore: Diego Bitetto

Opera: Un viaggio straordinario

Ci presenti il suo libro. In equilibrio fra un romanzo psicologico e un diario di avventure, la storia è quella di una Comitiva di Multimilionari, composta fra gli altri da un Gallo e un Cavallo, che si trova improvvisamente coinvolta nella caccia al tesoro alla ricerca di Diego, l’Ultimo dei Cantautori. Fra Tacchine Portatrici di Indizi, ritrovate collanine di diamanti, Animali che parlano, Poltrone che parlano, Incidenti di Parole che aspettano di essere trovati e ogni genere di impossibile che diventa possibile, nelle maestose scenografie della Brescia sotterranea, del magnifico Salento e fra i dolci declivi delle Langhe, i nostri giungeranno infine alle Sette Stanze Magiche, l’ultima prova prima di incontrare il misterioso Artista. Un “Piccolo Principe nel Paese delle Meraviglie”, una storia che restituisce valore ai valori che si sono persi, una favola dove quello che è non è mai quello che è sembrato, nella metafora di un viaggio straordinario alla ricerca di sé e del senso più profondo di ogni cosa.

Ci regali un breve stralcio dell’opera, una parte che per lei è particolarmente significativa. “Siamo una polvere leggera, amico mio. Duriamo un niente d’infinito. E valiamo poco di fronte alle grandi cose della vita. Tutto ciò che ci riguarda è effimero. Il successo è effimero e così il fallimento. Oggi ci sentiamo bene e pensiamo che l’esistenza abbia un senso profondo e meraviglioso e poi domani siamo investiti da un malessere profondo e vero, e capiamo che è tutto sbagliato. E che niente ha senso” il Gallo disse.

Lo ascoltavo come se suonasse.

“E alla fine sai cosa c’è da capire? Che per sopravvivere dobbiamo trovare una linea che colleghi tutto, che magari può interrompersi per un qualche momento, ma che deve riprendere un qualche momento dopo. Perché sennò diventiamo matti di fronte a tutto questo infinito.”

C’è un aneddoto particolare che l’ha spinta a scrivere questo libro? La contezza di un quarantunenne che capisce sul serio che il tempo non è infinito, che la stagione della salute può corrompersi da un momento all’altro, che bisogna essere e fare qui e ora nei minuti in cui l’adrenalina di un progetto tiene su gli occhi alla fatica del lavoro. E poi il desiderio di portare con me tutti gli animali che hanno riempito la mia adolescenza nella meravigliosa tenuta dei miei genitori e la voglia di raccontare le molte storie di uomini e donne che ho conosciuti semplicemente vivendo, ognuna delle quali ha meritato la dignità di una pagina o di una citazione.

Che cosa si aspetta dalla partecipazione a Casa Sanremo Writers 2024? La sopresa di un’occasione imprevista, il privilegio di un contesto esclusivo, la possibilità di raccontare la mia opera a una platea importante nella cornice di uno degli eventi di maggior interesse nazionale. E, quando sarà finito il mio giorno, un ricordo da custodire per molto tempo.