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Raffaele Mangano – La riga sulla Emme

  1. Ci presenti il suo libro.

La riga sulla Emme è il mio nono romanzo pubblicato alla fine di ottobre 2022. Ho voluto raccontare un’amicizia vera, quella con Leone Mariani.

Il libro inizia da quando lui mi convoca per raccogliere le sue ultime volontà, poche ore prima di morire in una Rsa di Milano, città dove aveva vissuto per tutta la vita pur essendo nato a Bruxelles nel 1920.

Per accettare le sue inusuali richieste – la dispersione delle ceneri in un luogo ben preciso e la distruzione di una scatola sigillata contenente segreti da non violare – gli ho chiesto in cambio di raccontarmi altri particolari della sua vita, fatti che negli anni della nostra amicizia tardiva, mi aveva solo accennato. Nelle pagine scorre quindi la vita rocambolesca e sorprendente di un personaggio unico che ha seguito il suo destino, indisponibile a seguire le regole, intollerante verso furbizia, artifizi e compromessi. Un uomo  che non aveva mai supposto di avere missioni da compiere, né traguardi da raggiungere, ma solo vivere da persona libera senza mai flettere dai suoi ideali.

2. Ci regali un breve stralcio dell’opera, una parte che per lei è particolarmente significativa.

Andò a sedersi nella prima delle quattro file di panche e dallo stomaco gli salì lo stimolo di scoppiare a ridere per la situazione in cui si trovava. Finalmente sentì aprirsi la porta alle sue spalle e il sole fece irruzione creando una sorta di corridoio luminoso nella penombra che si arrampicò sino all’altare.

Leone non si voltò e attese che il rumore di passi cessasse alla sua destra, dove si materializzò un uomo di altrettanta forte stazza come la sua. Si fissarono a lungo come se dovessero riconoscersi, ma già il primo sguardo era stato sufficiente.

“Se avessi scommesso, avrei perso tutti i miei soldi.”

“Quali soldi? –disse l’altro ammiccando– dai fammi posto.”

Carlo Alberto dalla Chiesa e Leone Mariani si erano conosciuti durante la resistenza partigiana ed erano rimasti in contatto per diversi anni dopo la fine della guerra, poi si erano persi di vista.

 “A cosa devo il piacere di questo incontro da film di spionaggio?”

“Hai detto bene, mi serve recuperare la tua esperienza in quel campo.”

Leone non trattenne una risata rumorosa e prolungata.

 “Ma tu sei matto, da dove spunti? E cosa c’entrano i carabinieri?”

 “Ti sei dimenticato che sono un ufficiale dell’arma e dispongo di un servizio di informazioni molto efficiente. Vuoi una prova? Sei un frequentatore di ippodromi e casinò e non disdegni giochi di carte, probabilmente in bische clandestine. Non hai un lavoro stabile, però hai un discreto tenore di vita, anche se dal misero appartamento dove vivi non si direbbe. Sei sempre elegante nel vestire e ti comporti da uomo di mondo.”

Leone restò impassibile e rispose senza voltarsi verso l’interlocutore.

“Mancano un sacco di dati….

3. C’è un aneddoto particolare che l’ha spinta a scrivere questo libro?

In realtà una somma di  aneddoti. In sintesi non potevo più ignorare i tanti e inspiegabili segnali, come oggetti apparsi all’improvviso, ritagli di giornali in posti improbabili,  coincidenze troppo puntuali  che riguardavano Leone Mariani, una persona che pur era scomparsa da 20 anni. A quel punto non potevo far altro che raccontare. Un libro che ho scritto velocemente, in pochissimi mesi. I  ricordi sono affiorati vividi e netti,   permettendomi di riempiere le pagine quasi di getto.

4. Cosa si aspetta dalla partecipazione a Casa Sanremo Writers 2023?

Partecipare è già  appagante. Non mi resta che condividere questa opportunità con gli ascoltatori per far conoscere un personaggio così particolare, dalla vita avventurosa e inusuale  come Leone Mariani, il protagonista del romanzo.