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Anna Maria Zoppi – Non ne sapevo niente

1. Ci presenti il suo libro. 

“Non ne sapevo niente”, è un libro che parla di umanità, di tradizioni, di quanto ascolto ci possa essere, oltre possibili giudizi, verso chi vive realtà che sono ancora oggi piaghe vere e proprie della nostra società. Un racconto intenso, pieno di arte, di sentimenti genuini, di bontà d’animo e di

insegnamenti non solo artistici ma di vita.

2. Ci regali un breve stralcio dell’opera, una parte che per lei è particolarmente significativa

“Ho iniziato a scrivere queste pagine mentre assistevo al dolore di mio padre.

Non sapevo che ne avrei fatto un libro, riempivo pagine per cercare conforto con me stessa, per non pensare, a volte la scrittura aiuta a gestire meglio l’angoscia che ti attanaglia la mente e lo stomaco.

Ma oggi che sto provando a finire quest’ultimo capitolo, dopo aver percorso momenti importanti, fatti di dispiaceri ma anche di gioie, mi ritrovo ancora a fronteggiare il dolore ascoltando i lamenti, anche nel pianto mia mamma esterna la sua dolcezza, è come un suono di violino fatto solo di tristi note.

Non capisco perché la vita si accanisce così duramente con gli anziani.

Che anziani non sono più, si ritrovano bambini che hanno bisogno dell’abbraccio materno, e io che fui per mesi la mamma di mio padre oggi mi ritrovo ad essere la mamma di mia mamma, e proprio come solo una mamma sa fare, la tengo stretta tra le braccia e le accarezzo quello che fu un bellissimo viso!

Si viene al mondo piangendo e si conclude la vita con le lacrime.

Ci si sente impotenti di fronte alla sofferenza, inadeguati, smemorati di tutto. 

Niente più esiste se non quel dolore. 

Poi all’improvviso ti ricordi di Dio!

3. C’è un aneddoto particolare che l’ha spinta a scrivere questo libro? 

L’amore per i miei genitori

L’amore per la mia famiglia

L’amore per la mia terra.

L’amore per l’arte.

4. Cosa si aspetta dalla partecipazione a Casa Sanremo Writers 2023? 

Più attenzioni verso la mia storia, perché è ricca di sentimenti veri.

Che questo libro venga letto soprattutto dai giovani e che insegni loro: ad amare di più il prossimo;

che le cose che si desiderano vanno conquistate con sacrificio e costanza;

che la felicità spesso risiede nelle piccole cose, e che bisogna ringraziare sempre la vita.