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Tre fotografi per un unico grande racconto di Casa Sanremo 2019

Sul nostro sito, sui social e, naturalmente, su tutta la stampa che si occupa di Casa Sanremo, ogni anno, vediamo numerose immagini che ci raccontano i vari angoli della Casa. Ma chi c’è dietro la fotocamera che racconta questo grande evento, unico nel suo genere? Chi è chiamato a puntare il proprio obiettivo su quanto accade nell’hospitality del Festival?

Quest’anno, a Casa Sanremo, il team di fotoreporter ufficiali è un “terzetto” che vanta già diverse esperienze nell’evento: Giuseppe Catone, a sorpresa, dopo averlo visto in passato referente per la Sicilia, Giuseppe Contarini e una new entry, Francesco Algeri. Conosciamoli meglio partendo proprio da colui che può sembrare “un intruso”:

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[su_spoiler title=”L’intervista a Giuseppe Catone, Giuseppe Contarini e Francesco Algeri” style=”fancy” open=”yes”]

[su_row][su_column size=”1/3″][/su_column] [su_column size=”2/3″]– Giuseppe Contarini torna a Casa Sanremo in veste di fotografo ufficiale, puoi dirci di più su questo nuovo ruolo?

In questi anni, in tutti i modi, si è faticosamente cercato qualcosa da farmi fare a Casa Sanremo (ride, ndr), insomma il Presidente voleva a tutti i costi farmi lavorare sul serio: così appena si è accorto che masticavo un po’ di fotografia, ne ha approfittato subito. Ora finalmente possiamo dire che sarò presente a Casa Sanremo per lavoro, senza che nessuno si metta a ridere.

 

– Secondo te, che hai vissuto tante edizioni dal vivo, cosa è cambiato a Casa Sanremo e cosa invece non è cambiato mai.

Inizio con quello che non è mai cambiato ed è facile: Vincenzo Russolillo, che poi è anche quello che non deve mai cambiare, perché è grazie a lui ed alcuni suoi fedeli compagni di viaggio, come Mauro Marino per citarne uno, che Casa Sanremo resiste e migliora ogni anno.

Su quello che cambia credo, invece, che sia una continua evoluzione, al Presidente non piace restare fermo e fare sempre le stesse cose, ma pensa sempre a come fare meglio, come evolversi al passo con i tempi; per questo, i cambiamenti nel corso di questi anni sono stati tanti, Casa Sanremo non è più solo un contenitore di eventi al servizio di altri, ma oggi è anche una realtà autonoma assolutamente sinergica con tutto ciò che il Festival di Sanremo genera.

Casa Sanremo è una realtà oggi più che mai fondamentale per chi viene a vivere quella settimana a Sanremo.

 

– In una parola, secondo te, come sarà la prossima edizione?

Sorpresa anche per me. Io sarò uno dei fotografi ufficiali, per cui cercherò di raccontarla con le immagini sperando di renderle il giusto valore. Per fortuna che gli altri due fotografi non sono un granché… scherzo ovviamente, anzi li saluto, si può fare nelle interviste?

Saluto Francesco e Giuseppe Catone, sarà un piacevole ritrovarsi tutti assieme… Ecco Casa Sanremo è anche questo, un piacevole ritrovarsi dello staff per vivere una nuova e faticosa avventura insieme. Il bello degli eventi per me è questo, quindi permettetemi di salutare anche Carmine, Christian, Amabile, Mario, Gabriele, Lino ecc., ci siamo quasi.

 

– Giuseppe Catone torna a Casa Sanremo come fotografo ufficiale: cosa significa rivestire questo ruolo per la quarta volta?

Per me ha diverse valenze: sono contento di essere stato riconfermato e, quindi, di aver rinnovata fiducia per il quarto anno di fila; ricambierò, quindi, tale fiducia, prendendomi tutte le responsabilità che comporta realizzare un racconto fotografico di un evento così grande. Essere fotografo ufficiale a Casa Sanremo, infatti, vuol dire portare avanti sempre con estrema professionalità il compito che il proprio ruolo richiede. Non posso che ringraziare gli organizzatori per avermi voluto nuovamente in squadra, dandomi la possibilità di essere parte attiva di un evento così spettacolare.

 

– Qual è la cosa che ami di più di Casa Sanremo?

Sicuramente l’intera macchina organizzativa capace di creare rapporti unici tra le persone: la cosa più importante in un evento secondo me, infatti, è proprio quella di entrare in contatto con tantissime persone e creare una sorta di rete di professionisti, capace di farti crescere sia dal punto di vista lavorativo che umano. Un’altra cosa molto bella, poi, è la possibilità di entrare in contatto con i tanti artisti che per un motivo o per l’altro vengono a Casa Sanremo: negli anni scorsi sono stato assegnato al “fronte palco” e, quindi, giorno dopo giorno, ho visto da molto vicino tutti gli artisti in gara al Festival e non solo, in un contesto che permette di abbattere le distanze, quel muro che, inevitabilmente, si crea tra “personaggi” e pubblico.ù

 

– L’emozione più grande vissuta in questi anni e la foto di cui sei più fiero

Essere riuscito a parlare con artisti del calibro di Fiorella Mannoia o i Pooh, ad esempio, e capire che anche loro sono “persone normali”, molto affabili anzi. Non so quale siano state le foto più belle che ho firmato, di certo tra quelle di cui vado più fiero c’è quella che immortala la reunion dei Pooh a Casa Sanremo, scelta per la copertina ufficiale dell’evento sul sito e sui social durante tutto il 2016 e pubblicata anche su diverse riviste nazionali; l’anno dopo, invece, sono partito sognando di portare a casa gli occhi della Mannoia e posso dire con orgoglio si esserci riuscito.

Spero di fare ancora meglio quest’anno, mettendo a disposizione tutto il mio “sapere” e la mia professionalità

 

– In una parola, secondo te, come sarà la prossima edizione?

Magica.

 

– Francesco Algeri, new entry del gruppo fotografi: da quanto tempo fai questo mestiere? Come ti sei avvicinato a questo lavoro?

Nasco prima di tutto come fotografo di strada, oggi si dice “street photographer“, ma dal 2012 ho iniziato concretamente a collaborare con un giornale online della mia città realizzando dei servizi di cronaca che si basavano sulle mie fotografie e, da quel momento, non ho più smesso, specializzandomi soprattutto nella fotografia di eventi e concerti. Collaboro con un live club della mia città in qualità di fotografo ufficiale e nel corso degli anni ho avuto la possibilità di collaborare con alcune realtà editoriali sia locali che nazionali.

 

– Questa è la tua prima volta a Casa Sanremo: cosa ti aspetti da questa esperienza?

Sì è la mia prima volta a Casa Sanremo e non nascondo che sono molto emozionato oltre che estremamente carico! Sono convinto che sarà un’esperienza formativa prima di tutto ed in grado di regalarmi nuovi spunti per il mio lavoro. Non capita tutti i giorni di poter fotografare il gotha della musica italiana in un ambiente stimolante come quello di Casa Sanremo. Colgo anche l’occasione per ringraziare tutti gli organizzatori per avermi voluto in squadra, cercherò di ripagare la loro fiducia impegnandomi al massimo.

 

– Questa è la tua prima volta a Casa Sanremo: cosa ti aspetti da questa esperienza?

Sì è la mia prima volta a Casa Sanremo e non nascondo che sono molto emozionato oltre che estremamente carico! Sono convinto che sarà un’esperienza formativa prima di tutto ed in grado di regalarmi nuovi spunti per il mio lavoro. Non capita tutti i giorni di poter fotografare il gotha della musica italiana in un ambiente stimolante come quello di Casa Sanremo. Colgo anche l’occasione per ringraziare tutti gli organizzatori per avermi voluto in squadra, cercherò di ripagare la loro fiducia impegnandomi al massimo.

 

Quale scatto vorresti realizzare durante il Festival?

Vorrei raccontare prima di tutto l’atmosfera che si respira a Casa Sanremo e non nascondo che vorrei scattare io “La foto”, quella che magari fa il giro dei quotidiani in prima pagina (ride, ndr) e so benissimo che può arrivare in qualsiasi momento, bisogna “solo” essere pronti, degli ottimi osservatori prima di tutto. Come dicevo prima, fotografo numerosi concerti durante l’anno, sono anche il fotografo ufficiale di un live club, il Retronouveau, che reputo uno dei migliori live club del sud Italia, se pensiamo che molti degli artisti della nuova generazione che vedremo quest’anno a Sanremo (penso a Motta ad esempio o agli Zen Circus), sono passati anche da lì, quindi mi piacerebbe magari fotografare qualche concerto improvvisato, una di quelle situazioni inaspettate che solo la magia della musica può regalare.

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