Autore: Laura Russo
Titolo dell’opera: Versi d’ossigeno
- Ci presenti il libro, utilizzando solo tre aggettivi per descriverlo…
Intimo, salvifico, ispirato.
- Da dove ha tratto l’ispirazione per la stesura di questo libro? C’è un aneddoto o una storia particolare che l’hanno spinta a scriverlo?
In passato, spesso mi veniva chiesto il perché non avessi ancora pubblicato un libro, ma io allontanavo l’idea dicendo che non era il momento, non ne sentivo il bisogno. Finché, in un evolversi naturale e senza forzatura ho sentito il desiderio di farlo, ero pronta, era il mio tempo. Tante le cose che mi hanno ispirato, non solo personali, ma anche vissute da altri e che ho sentito empaticamente vicini al mio modo di scrivere. Ma soprattutto desideravo che alcuni messaggi arrivassero attraverso la mia poesia, come un mezzo per “imprimersi” nelle menti di chi leggeva i miei scritti.
- Perché i lettori dovrebbero leggere il suo libro?
Come ho scritto nella prima pagina del libro, auguro a chiunque lo legga di ritrovarsi tra le mie righe, e chissà, come me, di respirare in quei versi d’ossigeno .
- Quando si scrive, si ha in mente sempre di arrivare a un destinatario specifico. A chi desidererebbe che arrivasse questo libro? A una persona in particolare, o a una platea più ampia?
È un libro dedicato a un “angelo” , per questo spero sia già arrivato mentre lo stavo ancora scrivendo, prima della pubblicazione.
Ma vorrei anche che arrivasse, per alcuni temi trattati, a una platea più ampia portando a un cambiamento di pensiero, a una sensibilizzazione verso i deboli, a una visione empatica di chi vive una vita diversa, violata, fragile e per questo più difficile.