Vai al contenuto

PARCO NAZIONALE DEL CILENTO E VALLO DI DIANO

protagonista a Casa Sanremo

2020

2020

Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e degli Alburni

Il parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è un parco nazionale italiano istituito nel 1991, mentre nel 1995 è istituito l’ente per la sua gestione. L’area naturale protetta di circa 36 000 ettari, interamente compresa nella provincia di Salerno, è stata successivamente estesa fino a portare la sua superficie a 181 048 ettari, corrispondendo oggi alla parte meridionale della provincia, compresa tra la piana del Sele a nord, la Basilicata a est e a sud e il mar Tirreno ad ovest. Comprende, in tutto o in parte, i territori di 8 Comunità montane e 80 Comuni. Dal 1998 è Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO (con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula), dal 1997 è Riserva della biosfera e dal 2010 è il primo parco nazionale italiano a diventare Geoparco. La sede del Parco è a Vallo della Lucania.

Con questi presupposti, la cultura culinaria non può che essere ricca e variegata. Carne, pesce, ortaggi o frutta, sono le macro-categorie una vastità di prodotti, che in questa zona oltre a saperli cucinare, si sanno anche conservare, per consumarli magari fuori periodo.

La pasta è senza dubbio uno dei prodotti che più caratterizzano quest’area geografica e ne esistono diverse varianti, alcune copiate anche da altre tradizioni regionali, ma se dovessimo ergere alcuni tipi di pasta a caposaldi della cultura cilentana, sarebbero: i fusilli di Felitto e lo Scazzatiello di Aquara, una sorta di cavatelli più piccoli pressati con il dito, appunto “scazzati” (schiacciati).Se si dovesse scegliere il re dei piatti “poveri”, questo sarebbe la pasta e fagioli. Piatto di pasta ufficiale di tutto il Cilento, che trova la perfezione con i fagioli di Controne, ai quali tra l’altro è dedicata una delle sagre più longeve della zona che si tiene ogni a fine ottobre, a chiudere la “stagione delle sagre”.Altro must della cucina tipica del Cilento è la pasta lagane (delle tagliatelle più spesse e corte) e ceci. Di quest’ultimi, nella zona i più famosi sono quelli di Cicerale, paese che prende il nome appunto da questi, essendo la loro coltura risalente dal lontano medioevo.

Tra i prodotti tipici, autoctonamente definite “Mulignane ‘mbuttunate”, queste melanzane sono con molta probabilità il piatto emblema del Cilento tutto. Infatti, ogni paese ha il suo modo di cucinarle e il ripieno può adattarsi tanto al mare – con un ripieno di alici – quanto di montagna – con un ripieno di carne – ma può anche limitarsi ad incarnare la tradizione povera di questa cucina: pane raffermo, pomodorini, uova, un po’ di cacioricotta e ovviamente le melanzane.

Technical Partners

TERRITORI PROTAGONISTI

2019