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Abruzzo protagonista a Casa Sanremo

8 Febbraio 2016

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Miriam D’Angelo

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_raw_html]JTNDaWZyYW1lJTIwd2lkdGglM0QlMjIxMDAlMjUlMjIlMjBoZWlnaHQlM0QlMjIyNDAlMjIlMjBzcmMlM0QlMjJodHRwcyUzQSUyRiUyRnd3dy55b3V0dWJlLmNvbSUyRmVtYmVkJTJGTFNnaHl5bVpQQ1klMjIlMjBmcmFtZWJvcmRlciUzRCUyMjAlMjIlMjBhbGxvd2Z1bGxzY3JlZW4lM0UlM0MlMkZpZnJhbWUlM0U=[/vc_raw_html][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_tta_accordion style=”modern” color=”sky” active_section=”0″ collapsible_all=”true”][vc_tta_section title=”Intervista allo Chef” tab_id=”1478532077589-f1ae39c5-f2ad”][vc_column_text]L’8 Febbraio 2016 l’Abruzzo sarà la regione protagonista dell’Area Food di Casa Sanremo. Abbiamo intervistato Miriam D’Angelo, uno chef a tutto tondo che coniuga cucina e impegno sociale. È membro della’Associazione In.Tour – Unione Turismo Abruzzo e fa parte del direttivo dell’associazione Lady Chef Abruzzo nell’ambito della Federazione Italiana Cuochi. Reduce da un’esperienza a Dubai, in cui ha rappresentato la cucina abruzzese nel mondo, è innamorata della sua terra perché, come ci fa notare, è una regione che possiede tutto: il mare, la pianura, la collina e la montagna.
Quali sono i piatti che Miriam D’Angelo porterà a Casa Sanremo?
Piatti tipici che ci rappresentano di più: gli arrosticini, il vitello delle nostre colline, antipasti tipici con la zucca gialla e con i tartufi, la pasta fatta in casa e la pasta di Fara San Martino che è una delle nostre specialità e delle nostre eccellenze.

Un menù che soddisferà tutti i palati.
Sì, sicuramente porteremo anche lo zafferano di Navelli de L’Aquila. Insomma a Sanremo ci saranno le quattro province dell’Abruzzo e tutto ciò che ci rappresenta davvero.
Uno chef che gira il mondo e che ha sempre voglia di far riscoprire la propria regione. Com’è nata la collaborazione con Casa Sanremo?
È nata con Sanremo Doc, tramite Danilo Daita che cura una trasmissione a Casa Sanremo da undici anni. L’anno scorso ci ha contattato attraverso l’Associazione In.tour Unione Turismo Abruzzo e grazie a lui abbiamo avuto la possibilità di essere i protagonisti di una giornata nell’Area Food di Casa Sanremo.
L’Abruzzo esce dai propri confini e approda in un evento così importante. Quali sono le emozioni, le aspettative, le sensazioni di quelle intense giornate?
L’anno scorso mi sembrava di essere un bambino su una giostra. Ha presente?
Certo. Quest’anno, quindi, si sentirà in un parco giochi.
Brava! Perché Sanremo è un insieme di sensazioni ma anche di incontri con persone del mondo della musica e non, grandi nomi dello spettacolo, giornalisti e per questo ringrazio Danilo Daita.

Chi l’accompagnerà in questa bella avventura?
Ci saranno almeno sei cuochi dall’Abruzzo: Flavio Bucco, Adriano D’Ovidio e Alberto Zulli che hanno partecipato gìà lo scorso anno, e poi spero di poter portare con me due lady chef della Federazione Italiana dei cuochi.

Miriam D’Angelo porta a Sanremo non solo la cucina abruzzese ma anche le eccellenze femminili della cucina.
Sì, perché in Italia il maschio viene chiamato chef ma la donna viene definita ancora cuoca.

Una lady chef come Miriam D’Angelo che piatto consiglierebbe a Carlo Conti prima della diretta?
Se vuole mantenersi leggero sicuramente cinque arrosticini. Altrimenti una bella chitarrina alle tre carni. L’anno scorso ho dedicato dei piatti a cinque cantanti. In conferenza stampa i giornalisti hanno assaggiato tutti e cinque i piatti ma si sono innamorati di un panino che avevo realizzato per Amara, una cantante di Sarenmo giovani. Lo sa perché? Perché era semplice, fatto con pomodorini, peperoncini e pesce alla griglia.

Chissà che quest’anno non se ne innamori anche Carlo Conti. Intanto, l’8 Febbraio l’Abruzzo vi aspetta a Casa Sanremo insieme alla professionalità e la simpatia della lady chef Miriam D’Angelo.[/vc_column_text][/vc_tta_section][/vc_tta_accordion][vc_separator][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

ABRUZZO

L’Abruzzo o (gli) Abruzzi (IPA: [aˈbruttso]; Abbruzze, Abbrizze o Abbrèzze in abruzzese, Abbruzzu in aquilano) è una regione a statuto ordinario dell’Italia peninsulare, compresa tra l’Adriatico e l’Appennino centrale, con capoluogo L’Aquila. Pur essendo geograficamente parte dell’Italia Centrale, l’Abruzzo è legato storicamente e linguisticamente all’Italia Meridionale.

Dal 1948 al 1963, formava insieme al Molise la regione Abruzzi e Molise; ma già nel 1233, con la costituzione delGiustizierato d’Abruzzo ad opera di Federico II di Svevia, per la prima volta nella storia, veniva identificato formalmente quel territorio che da quel momento in avanti verrà conosciuto come Abruzzo.

Occupa una superficie di 10.862 km² e ha una popolazione di 1.332.689 abitanti. È diviso in quattro province: L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo, e in 305 comuni. Confina a nord con leMarche, ad est con il mare Adriatico, ad ovest con il Lazio e a sud con il Molise. Si divide principalmente in una parte costiera nel versante orientale con le spiagge dell’Adriatico, e in una parte montuosa dal lato occidentale con il Gran Sasso d’Italia (2914m s.l.m.), la Majella (2793 m s.l.m.) e il Sirente-Velino (2487 m s.l.m.) che costituiscono i tre massicci montuosi più alti dell’intera catena Appenninica.

L’Abruzzo vanta il titolo di “Regione Verde d’Europa”, grazie alla presenza dei suoi 3 parchi nazionali (il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale della Majella e ilParco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga), al Parco Naturale Regionale Sirente-Velino, all’Area Marina Protetta Torre del Cerrano e alle trentotto aree protette che rappresentano il 36,3% della sua superficie totale, la più alta in Europa. All’interno delle numerose aree protette, disseminate non solo sulla dorsale appenninica, ma anche sulle dolci e fertili colline dell’entroterra e lungo i 130 Km di costa, è custodito oltre il 75% delle specie animali e vegetali del continente europeo; sul versante settentrionale del Gran Sasso si trova il ghiacciaio Calderone.

Quando il giornalista e diplomatico Primo Levi, omonimo del Levi scrittore sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz, visitò la regione, colpito dalla sua bellezza e dall’animo dei suoi abitanti definì l’Abruzzo “forte e gentile”. Quella citazione è da quel momento il motto della regione e dei suoi cittadini.

Fonte: Wikipedia[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_tta_accordion style=”modern” color=”sky” active_section=”0″ collapsible_all=”true”][vc_tta_section title=”Il Concessionario di zona” tab_id=”1478532315346-8d74a45c-fc3e”][vc_column_text]

Danilo Daita

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