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Claudia Cannella – The Comfort Zone

1) Il mondo del Benessere è composto da una serie di offerte variegate. Ci racconta di che cosa si
occupa nello specifico un operatore olistico?
Un operatore olistico si occupa del benessere sia fisico sia emotivo di una persona.
Spesso si confonde il saper fare bene una manovra con l’essere un bravo massaggiatore, invece il
massaggio può essere qualcosa di più del semplice tocco, infatti, utilizzando la musica giusta, l’olio
caldo, insieme ad altri oli essenziali specifici per la persona, il semplice massaggio può trasformarsi
in un’esperienza che stimolerà il corpo, l’anima e il cuore del cliente.

2) Quali discipline utilizza nella sua pratica?
Sono ancora un ibrido tra un’estetista e un’ operatrice olistica, perciò sono ancora nella fase in cui
vengo influenzata da varie discipline tra cui l’ayurveda e l’hawaiano, anche se fra tutte le discipline
che ho appreso, quella che sento più affine a me, è il seishin con campane tibetane e cimbali.
Quest’ultima è un massaggio che, grazie alle vibrazioni degli strumenti, arriva a portare in chi lo
riceve, uno stato di rilassamento profondo e arriva a toccare le corde emotive della persona.

3) Beauty e Wellness rappresentano due settori importanti in Italia: la pandemia ha cambiato il modo
degli Italiani di prendersi cura del proprio corpo e del proprio aspetto?
Si e in modo differenti. C’era chi prima della pandemia o per mancanza di tempo o perché non era
abituato a prendersi cura del proprio corpo, con il lockdown ha scoperto il piacere di prendersi cura
del corpo e ora non vuole più rinunciarci; c’è chi con il lockdown si è trascurato e ora vuole
ricominciare a prendersi cura di sé; c’è poi chi invece pur volendo e potendo ha paura ancora del
contagio e della malattia e quindi non riesce ancora a frequentare centri benessere, spa, palestre
ecc.

4) Che cosa si aspetta dall’esperienza a Casa Sanremo?
Non so cosa aspettarmi da questa esperienza. Quando ho deciso di venire a Sanremo, l’ho fatto
d’istinto, senza pensare troppo a cosa avrebbe portato, anche perché sono dell’idea che ogni
esperienza nella vita serva a insegnarti qualcosa. Ho avuto un anno difficile che mi ha portato a
mettermi in discussione. Avevo bisogno di una sfida contro me stessa. Avevo bisogno di uscire dai
miei schemi, dalla mia comfort zone e, quando si è presentata la possibilità di venire a lavorare a
Sanremo, mi è sembrata l’occasione perfetta per mettermi alla prova.