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Daniele Rutigliano – La mente vola | Casa Sanremo Writers – Serie TV

Lo scrittore Daniele Rutigliano è tra i finalisti del Concorso Casa Sanremo Writers 2022 – Serie TV con l’inedito “La mente vola”

 

Nell’ambito del Concorso “Casa Sanremo Writers – Serie TV”, l’autore Daniele Rutigliano è risultato tra i finalisti della competizione letteraria dedicata al piccolo schermo. La sua opera, intitolata “La mente vola“, è stata attentamente valutata dalla commissione presieduta da Maurizio De Giovanni, scrittore, sceneggiatore e drammaturgo italiano autore di numerose produzioni di successo.

“La mente vola” è un inedito capace d’incuriosire e commuovere, con un soggetto ispirato a una storia vera, grazie alla maestria del suo ideatore Daniele Rutigliano.

Ecco perché ve lo presentiamo nell’intervista che segue, in attesa della serata conclusiva di Casa Sanremo Writers che si svolgerà nella settimana del Festival.

 

Libri e serie TV: qual è il canale di comunicazione, a tuo parere, più efficace?

A mio avviso, oggi il canale di comunicazione più efficace è l’insieme integrato dei social media, attraverso cui si può raggiungere con precisione l’utente realmente o potenzialmente interessato in base ai propri gusti, quello che un pubblicitario indicherebbe con il termine “target”. E questo “bersaglio” ormai si può centrare senza “sparare nel mucchio”.

 

Cita un personaggio dell’opera presentata a Casa Sanremo Writers, e spiegaci cosa racconta di te.

Tra tutti i personaggi del mio soggetto inedito per serie TV dal titolo “La mente vola”, vorrei citare Tina, che rappresenta il coraggio di una donna la quale affronta uno dei più grandi ostacoli che si possano incontrare nella vita, una grave malattia neurologica, conservando ironia, curiosità e voglia di vivere. La figura di questa donna è ispirata a mia madre.

 

Un motivo per cui ti piacerebbe vincere è…

Mi piacerebbe vincere per far arrivare a tutti il mio messaggio, e cioè che, nonostante le avversità, tutti possiamo trovare un buon motivo per andare avanti, essere utili agli altri e amare la vita. Per quanto una malattia come la SLA, di cui racconto nel mio soggetto, determini una paralisi di tutto il corpo, resta pur sempre lo sguardo e, pian piano, questo diventa sufficiente a comunicare sia con i mezzi tecnologici messi a punto dalla scienza medica, sia – anzi, soprattutto – attraverso le emozioni di un pianto, di un battito di ciglia o di un luccichio nelle pupille. Il mondo è un posto meraviglioso, sempre e comunque, se hai l’approccio giusto.

 

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