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[vc_row][vc_column][vc_custom_heading text=”San Severino Lucano (Parco del Pollino) protagonista a Casa Sanremo” font_container=”tag:h1|text_align:left” use_theme_fonts=”yes”][vc_custom_heading text=”11 febbraio 2017 (Pranzo)” font_container=”tag:h4|text_align:left” use_theme_fonts=”yes”][vc_separator][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/6″][vc_separator][/vc_column][vc_column width=”2/3″][vc_images_carousel images=”12157,12158,12159,12160,12161,12162,12163,12164,12165,12166,12167,12168,12169,12170″ img_size=”full” speed=”4000″ autoplay=”yes” hide_pagination_control=”yes” wrap=”yes”][/vc_column][vc_column width=”1/6″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_custom_heading text=”SAN SEVERINO LUCANO” use_theme_fonts=”yes”][vc_column_text]San Severino Lucano è un caratteristico paese del Parco Nazionale del Pollino, meta ideale per gli amanti della natura e location di innovativi eventi culturali e musicali, ma anche meta di un suggestivo pellegrinaggio.
Il suo nome è legato ad una natura incontaminata impreziosita da numerosi corsi d’acqua, come i torrenti Frido e Peschiera, che solca con il suo scorrere il Bosco Magnano, uno degli ambienti più suggestivi di questo spazio verde di Basilicata.
Ma San Severino Lucano è soprattutto il punto di partenza e il punto di arrivo di uno dei pellegrinaggi più sentiti in Basilicata, quello in onore della Madonna del Pollino.
La statua della Madonna ogni anno è condotta a spalla da instancabili fedeli dalla chiesa madre del paese, fino al santuario, sul sacro monte, per fare ritorno a San Severino, la seconda domenica di settembre.
Il Pollino Music Festival e Arte Pollino sono le due declinazioni artistiche e culturali grazie alle quali, soprattutto in estate, San Severino diventa un teatro, non più solo naturale, a cielo aperto.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_empty_space height=”30px”][vc_single_image image=”7722″ img_size=”full” alignment=”center” style=”vc_box_shadow_3d”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_tta_accordion active_section=”0″ collapsible_all=”true”][vc_tta_section title=”Per saperne di più” tab_id=”1485190982008-53bb1179-b2b0″][vc_custom_heading text=”La Storia” font_container=”tag:h4|text_align:left” use_theme_fonts=”yes”][vc_column_text]Il paese sorge nei primi venti anni del XVI secolo e il suo nome deriva dai San Severino, cui per lungo tempo è appartenuto il feudo.
I primi insediamenti stabili, però, a San Severino Lucano affiorano tra la fine del 1400 e gli inizi del 1500.
In quanto paese di recente fondazione tra gli avvenimenti salienti della sua storia occorre certamente ricordare che, in seguito all’abolizione della feudalità, il paese si struttura a tutti gli effetti come comune nel 1806.
Dopo l’Unità d’Italia (1860), San Severino non sfugge al fenomeno del brigantaggio, come gran parte dei comuni lucani, ma anche per la conformazione del suo territorio che ben si prestava a offrire rifugi e nascondigli.[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Il Patrimonio Culturale” font_container=”tag:h4|text_align:left” use_theme_fonts=”yes”][vc_column_text]Nell’accogliente borgo di San Severino Lucano si individuano piccoli tesori architettonici e culturali che comunicano l’intima atmosfera del borgo.
Percorrendone il centro storico, dove nella parte centrale si individua subito la chiesa madre di Maria Santissima degli Angeli, si è sorpresi da portali lapidei e palazzi databili nella seconda metà del XIX secolo e da suggestivi i vicoletti tipici dei paesi di montagna su cui affacciano balconcini decorati di fiori.
Nel territorio di San Severino si riconoscono inoltre anche caratteristiche architetture come i mulini.
Una delle vere attrazioni artistico-culturali, letteralmente calata nel paesaggio del territorio di San Severino, esattamente in località Timpa della Guardia, è l’opera di arte contemporanea “RB- RIDE”, la “Giostra rallentata” di Carsten Höller.
Costituita da una giostra panoramica con 12 braccia, dal movimento lentissimo, l’opera favorisce la contemplazione del paesaggio naturale mozzafiato che si può godere da quel punto del Parco Nazionale del Pollino.
L’originale attrattiva compone un percorso di arte contemporanea insieme ad altre grandi opere permanenti realizzate da artisti di fama mondiale per i paesi del Pollino.[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”I Sapori” font_container=”tag:h4|text_align:left” use_theme_fonts=”yes”][vc_column_text]Una cucina povera e genuina quella di San Severino impreziosita da ricette innovative che esaltano i prodotti tipici dell’intera area del Pollino.
Tra i primi piatti si possono degustare le ottime orecchiette fatte a mano, note come “rascadietti” le saporite tagliatelle con i fagioli, “Lagane e fasul’”.
Molto buoni sono i salumi ricavati da animali allevati nello stesso territorio, così come i formaggi, dal pecorino al caciocavallo. Ottimi anche i funghi tipici del sottobosco del Pollino e non è raro poter degustare nelle saporite portate proposte gli squisiti prodotti del Pollino dai peperoni “cruschi” Igp di Senise alla Melanzana rossa Dop di Rotonda.
Tra le carni predomina l’utilizzo di capretto al forno, agnello e vitello alla brace, oltre a specialità più decise come le “mazzacorde”, interiora condite con aglio, prezzemolo e peperoncino, o il “suffritto”, fegato e interiora al sugo.[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Natura e Parco” font_container=”tag:h4|text_align:left” use_theme_fonts=”yes”][vc_column_text]San Severino Lucano ricade nel cuore del Parco Nazionale del Pollino che, diviso tra la Basilicata e la Calabria, con i suoi 192.000 ettari, è il più esteso d’Italia.
Considerato uno dei massicci più belli e caratterizzanti dell’Appennino Lucano, la sua denominazione deriva dalla vetta del massiccio del Pollino, il Mons Apollineum, che gli Achei definirono monte di Apollo, individuandolo un po’ nell’Olimpo, per la sua imponenza tale da sfiorare quasi il cielo.

Lungo itinerari e percorsi accattivanti ci si inoltra in fitti boschi di faggio e cerri, come Bosco Magnano situato nei pressi di San Severino Lucano, ma anche di abeti e castagni e altipiani erbosi.
Ma un “incontro” magico è quello con i sinuosi, fieri e secolari, i Pini Loricati, simbolo del parco, visibili soprattutto sulla cima di Serra di Crispo, denominata il “Giardino degli Dei” proprio perché considerata uno dei santuari di questa rara specie arborea dal tronco contorto.
Tra queste distese si aggirano esemplari di lupo appenninico, cinghiali e caprioli, scoiattoli, istrici e lontre, ma anche picchi e gufi reali. Caratterizzato dalle vette più alte dell’intero arco appenninico meridionale, sorvolate da aquile reali, falchi pellegrini e gheppi, senz’altro va menzionata Serra Dolcedorme, “tetto” del parco.
Corsi d’acqua, come i torrenti Frido e Peschiera che interessano proprio il territorio di San Severino Lucano, e affioramenti rocciosi, profonde faglie e inquietanti voragini attraversano il Parco del Pollino, “popolato” anche da fossili risalenti a decine di migliaia di anni fa, come lo scheletro di un Elepfhas antiquus italicus, alto quattro metri e vissuto circa settecentomila anni fa rinvenuto nelle Valli del Mercure e attualmente custodito nel Museo Naturalistico e Peleontologico di Rotonda, sede del Parco.
Natura, sport e cultura si coniugano in questa straordinaria area verde della Basilicata scrigno non solo di bellezze ambientali ma anche di musei in cui aleggiano antiche memorie, storia e tradizioni della civiltà contadina e delle comunità arbëreshë.[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Il Patrimonio Religioso” font_container=”tag:h4|text_align:left” use_theme_fonts=”yes”][vc_column_text]La chiesa madre di Maria Santissima degli Angeli e il Santuario della Madonna del Pollino sono il cuore sacro di San Severino Lucano, “teatro” di uno dei più sentiti pellegrinaggi mariani della Basilicata, quello in onore della Madonna del Pollino.
Ogni anno la prima domenica di giugno la statua della Vergine parte dalla chiesa madre, in piazza Marconi, in cui dimora tutto l’anno, per raggiungere, condotta a spalla da instancabili fedeli, il santuario sul sacro monte, dove rimane fino alla seconda domenica di settembre per fare poi il percorso inverso.
Dall’imponente architettura in stile romanico, la chiesa di Maria Santissima degli Angeli è a tre navate e al suo interno si accede attraverso un pregevole portale. Subito si nota una bella volta lignea e, man mano che ci si addentra, si svelano i nove altari di marmo multicolore e un suggestivo crocifisso ligneo del ‘500.
Il settecentesco santuario della Madonna di Pollino, in posizione dominante su uno sperone roccioso delle pendici settentrionali del monte Pollino, a oltre 1550 metri, sembra sia stato edificato proprio laddove la Madonna sarebbe apparsa per la prima volta ad un pastorello.
Molto semplice nella sua struttura è rifugio dell’anima e del cuore dei fedeli che da giugno a settembre fanno visita alla Madonna.

A pochi metri dal santuario cattura lo sguardo di ogni pellegrino la splendida scultura in bronzo, alta oltre due metri, realizzata dall’artista olandese Daphnè Du Barry, raffigurante la Vergine, con il Bambino tra le braccia e protese verso chi la osserva, quasi nell’atto di donare il proprio Figlio al mondo.[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Outdoor” font_container=”tag:h4|text_align:left” use_theme_fonts=”yes”][vc_column_text]Escursioni a piedi, a cavallo o in mountain bike, percorsi per esperti o per famiglie che desiderano godere semplicemente dello straordinario paesaggio circostante. Il territorio di San Severino Lucano è una tappa imperdibile per tutti gli amanti della natura.
Proprio l’area del Santuario della Madonna del Pollino costituisce uno degli ideali punti di partenza per escursioni alla volta delle vette più alte del Parco del Pollino: da Serra di Crispo a Serra delle Ciavole, dal Monte Pollino a Serra del Prete e Dolcedorme.
Tutti i percorsi consentono di entrare a diretto contatto con le immense distese di faggi, abeti e pini Loricati che insistono nel parco.
A seconda degli itinerari intrapresi ci si ritrova anche all’interno dell’immenso Bosco Magnano, magari costeggiando i torrenti Frido e Peschiera, circondati dalla mista vegetazione di cerri e faggi ma anche ontani, pioppi e aceri.
Ottimale per gli amanti del trekking o di semplici passeggiate, per questo consigliata anche a famiglie con bambini, l’area può essere percorsa anche in mountain bike dai più esperti.
Ci si ritrova così tra cascate e laghetti, ambienti rupestri e rocce monumentali ricche di biodiversità.[/vc_column_text][/vc_tta_section][/vc_tta_accordion][vc_separator][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]

Chef Protagonista

Carmine Signore

[/vc_column_text][vc_single_image image=”8651″ img_size=”medium” alignment=”center” style=”vc_box_shadow_3d”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_tta_accordion autoplay=”1″ active_section=”1″][vc_tta_section title=”Carmine Signore” tab_id=”1485193729049-06d6e342-6e29″][vc_column_text]Lo chef Carmine SIGNORE, nato a Viggianello(PZ) il 17-01-1974 è residente nella frazione Conocchielle, situata nell’Alta Valle del Frido del Pollino lucano.
Egli, si avvicina all’attività che diventerà il suo lavoro, all’età di quattordici anni,
quando, iscrittosi all’Istituto Alberghiero di Castrovillari (CS), nei weekend, comincia a lavorare nei piccoli ristoranti della zona.
Successivamente, parte per il Piemonte, dove comincia a lavorare, come aiuto
cuoco, in un ristorante, in provincia di Cuneo.
Chiamato a prestare il servizio militare, a Potenza, lavora come chef, nella mensa ufficiali.
Terminato il servizio militare, parte per la Romagna, dove lavora, per un periodo, in un Hotel di Milano Marittima, l’Hotel Gian Lore.
Ritorna in Piemonte e lavora presso il Ristorante “Il Pianeta”, a Cuneo e,
successivamente, al Ristorante “Le quattro stagioni”, sempre a Cuneo.
In questo periodo, partecipa a svariati corsi di aggiornamento professionale tenuti in Italia.
All’età di trenta anni, decide di tornare nella sua terra d’origine, in Lucania, nel Parco Nazionale del Pollino, dove si stabilisce con la famiglia e, inizia a lavorare al Ristorante “da Peppe”, a Rotonda (PZ), dove affina la conoscenza dei prodotti e dei piatti tipici lucani e locali, qui rimane per tre anni.
Dal 2007 svolge il ruolo di chef presso l’Hotel Ristorante “Mulino Iannarelli”, situato in località Mezzana del Comune di San Severino Lucano.[/vc_column_text][vc_row_inner][vc_column_inner][vc_single_image image=”8653″ img_size=”medium” alignment=”center” style=”vc_box_shadow_3d”][vc_column_text]L’ Hotel Ristorante “Mulino Iannarelli”, incastonato tra la cornice dei monti del Parco Nazionale del Pollino e adagiato nell’alta valle del Frido, a pochi passi dalle Sorgenti del Frido, domina maestoso, sulla confluenza
dei due fiumi Frido e Salice; è stato il più grande “insediamento industriale ad energia idraulica” dei dieci ubicati lungo il corso del Frido, tra Mezzana, San Severino Lucano e Cropani (Bosco Magnano).[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][/vc_tta_section][/vc_tta_accordion][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_separator][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_tta_accordion active_section=”0″ collapsible_all=”true”][vc_tta_section title=”Il Concessionario di Zona” tab_id=”1485194237270-f6bcfe3f-6f68″][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/4″][vc_single_image image=”8567″ img_size=”full” style=”vc_box_shadow_3d”][vc_custom_heading text=”Franco Fiore” font_container=”tag:h4|text_align:left” use_theme_fonts=”yes”][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”3/4″][vc_custom_heading text=”L’intervista” font_container=”tag:h3|text_align:left” use_theme_fonts=”yes”][vc_column_text]

Franco Fiore: a Casa Sanremo scoprirete anche il Parco del Pollino

L’11 febbraio prossimo va in scena a Casa Sanremo la SmartLand Pollino-Lucano, di cui fanno parte i comuni di San Severino Lucano, Viggianello, Rotonda, Episcopia e Terranova del Pollino.

Referente di Casa Sanremo per questa giornata dedicata a questo territorio è Franco Fiore, Presidente della Smart-Land nonché sindaco di San Severino Lucano e Presidente della Consulta dei Parchi. Già presente a due edizioni della kermesse, spalleggiando queste iniziative il Presidente Fiore mira a una promozione sempre maggiore del suo territorio.

In quest’intervista, ci racconta i luoghi della sua terra e ci dà un’anteprima di cosa verrà presentato a Casa Sanremo 2017.

Questa è la vostra terza volta a Casa Sanremo: quali novità dobbiamo aspettarci?

Come le altre due volte, rappresentando il territorio Lucano del Pollino, per me è molto importante fare promozione sotto i vari aspetti e profili: ambientale, enogastronomico, passando per i percorsi religiosi, artistici.

L’impostazione della nostra partecipazione all’evento rimane sostanzialmente la stessa delle precedenti edizioni, anche se, per quest’anno, stiamo cercando di valorizzare il tema “brigantaggio” nei nostri percorsi culturali. Faremo riferimento a un Capitano della Guardia Nazionale, Iannarelli, che venne nelle nostre aree intorno al 1860, a causa di un brigante in particolare, Antonio Franco.Nei nostri luoghi, com’è noto, ci sono i segni di questo brigantaggio, che si ricorda anche attraverso la conservazione di alcune strutture di proprietà del Capitano stesso, come il Mulino Iannarelli: quest’anno, infatti, avremo come chef proprio il cuoco del ristorante Mulino Iannarelli che, nella degustazione a Casa Sanremo, presenterà un piatto della tavola dell’epoca.

Dopo le vostre partecipazioni a Casa Sanremo che tipo di riscontro avete raccolto?

In questo modo, sicuramente, il territorio viene conosciuto in maniera più ampia rispetto a quella usuale e, quindi, in maniera indiretta, raccogliamo un aumento delle presenze di turisti, provenienti da più parti d’Italia.

Per quanto riguarda il turismo la nostra offerta è molto variegata e tengo particolarmente, infatti, a due delle ultime iniziative messe in campo: la prima è quella di incrementare il numero dei turisti grazie alla presenza degli studenti e, a tal proposito, è in corso la stipula di un protocollo di intesa con il Circolo Velico Lucano che ha sede a Policoro per organizzare escursioni, gare di orienteering, ciaspolate, cavalcate per ragazzi e percorsi attraverso i nostri luoghi culturali. Il Circolo Velico, inoltre, ha già in atto una collaborazione con la regione Liguria per organizzare degli scambi fra scuole: speriamo di averli ospiti in visita da Policoro fino al Pollino, un ambiente immenso capace di dare risposte alle richieste di giovani e adulti, anziani e bambini.

A breve, poi, daremo il via ad un percorso a cavallo attraverso i luoghi mariani, con partenza da Matera e arrivo al Santuario della Madonna del Pollinoche si trova sull’omonima vetta,a 1500 mt di altezza nel comune di San Severino Lucano. Questo è un luogo meta di molti pellegrinaggi tra i devoti alla Madonna, la cui festa ricorre la prima domenica di luglio. Il “cammino”, inoltre, prevede anche alcune soste nei luoghi di culto più imponenti, tra cui Santa Maria dell’Orsoleo a Sant’Arcangelo, la Madonna del Pantano a San Giorgio Lucano, Santa Maria del Sagittario a Chiaromonte, ed altri.

Per tutti questi luoghi abbiamo anche organizzato un censimento FAI e stiamo aspettando i risultati, anche se possiamo dire aver avuto già un po’ di consensi: ci auguriamo, perciò che il FAI (Fondo Ambiente Italiano) se ne occupi in maniera adeguata di realizzare in quella zona degli interventi tesi a valorizzare il tutto.

Oltre a farci conoscere meglio tutte queste meraviglie paesaggistiche e non solo, quali prodotti tipici potremo gustare a Casa Sanremo?

La nostra gastronomia sarà sicuramente protagonista dell’evento. Porteremo i nostri salumi tipici, la famosa luganega, il cui concetto deriva proprio dai nostri territori, in quanto già in epoca romana le donne lucane preparavano per i soldati questi salumi. Ci saranno, poi, i formaggi tipici del territorio, la melanzana rossa della valle del Mercure, il fagiolo bianco, il peperone della Valle del Sini e tante altre prelibatezze con cui deliziare i palati del pubblico di Casa Sanremo.

Delle edizioni di Casa Sanremo a cui ha preso parte, cosa l’ha colpita di più?

La partecipazione di tante realtà provenienti da varie parti d’Italia. Ho visto veramente prendere parte all’evento tanta gente in maniera sentita, oltre all’organizzazione impeccabile, ed è tutto molto bello e molto positivo, davvero.

Qual è il suo arrivederci speciale a Casa Sanremo?

Venite a scoprire e conoscere meglio il nostro Parco del Pollino che si propone in quest’evento di grande significato, sarà sicuramente un’esperienza imperdibile.[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][/vc_tta_section][/vc_tta_accordion][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_custom_heading text=”SPONSOR” font_container=”tag:h4|text_align:center” use_theme_fonts=”yes” css=”.vc_custom_1485194791968{padding-top: 5px !important;padding-right: 5px !important;padding-bottom: 5px !important;padding-left: 5px !important;background-color: #f8f8f8 !important;border-radius: 5px !important;}”][vc_column_text]

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